Il colore naturale estratto dalle piante è colore da abitare.
Via acqua e via terra si delinea la mappa,
su fibra e su carta si insinuano i rizomi,
piante acquatiche e di terra inscrivono il paesaggio, ed il passaggio,
l’habitat dal quale osservare e sentire, la geografia del divenire ed
il punto di innesto dal quale vivere il piacere, estetico, etico.
Dettagli dell'opera
Tinture naturali, che delineano le mappe.
Materiale
Utilizzo di piante, fiori. stoffa.
Ho cominciato a sperimentare il colore naturale grazie ad un’esperienza in totale comunione con la foresta, l’oceano, le tradizioni indigene e gli elementi.
In onore a iemanjà e con l’obiettivo di preservare l’elemento acqua, ho imparato a tingere con i colori estratti da radici, foglie, fiori e cortecce, ho messo a dimora sementi e piante che le persone del luogo mi hanno donato ed ho creato un orto a forma circolare simulando un grande occhio dalle radici profonde rivolto verso il cielo.
Avevo dato inizio al primo punto di una grande mappa “mappa mondo-geografia madre”, che avrebbe visto altri “occhi” aprirsi e radicarsi in altri luoghi e divenire azione artistica. Un progetto Work in progress che coinvolge persone e paesaggi, azioni etiche ed estetiche, una scrittura su tela di una geografia viva.