“La città che verrà”, é una CALL che ha coinvolto diversi artisti per progettare e coinvolgere, nello specifico il quartiere Arcella di Padova, in performance di site specific.
Il progetto di Arte Pubblica e Arte Relazionale curato da Antonio Irre Catalano per il Tavolo Cultura di Padova capitale europea del volon-
tariato 2020, in collaborazione con Solidaria, MetaArte, AULÓ Teatro, Le Mille e Una Arcella, e con il supporto di Unione Buddista Italiana, nell’ambito del percorso di rielaborazione “Ripensiamo insieme l’Italia”.
Due CALL DI SELEZIONE strettamente legate: una dedicata al seminario di formazione teorico-pratico con la curatrice Silvia Petronici, l’altra dedicata a X.FORMA, il successivo laboratorio di ricerca e produzione artistica a cura di Silvia Petronici e Aulò teatro.
La mia proposta.
Per X.FORMA, ed in questo luogo specifico, lo sguardo è il tema portante del progetto che propongo: scaturisce dai luoghi come un messaggio imperativo e necessario.
GLI OCCHI, organi della visione, divengono il dispositivo DI OSSERVAZIONE verso il dentro e verso il fuori, verso l’alto e verso il basso e ne disegnano la mappa.
Centralpark: luogo performance, zona Arcella, Padova.