L’opera celebra la linea dello SPAZIO e del TEMPO attraverso il filo che ricama la storia del MAPPA-MONDO ed i tessuti che lo hanno vestito come il lino, la lana, il cotone, la seta il nylon,
attraverso la colorazione degli stessi, con colori naturali estratti da piante e con inserti vari come il papiro ed il “capim dourado”.
Una GEOGRAFIA-MADRE inno alla biodiversità ed ad un futuro possibile della stessa.
L’opera è un dittico composto da due tele ricamate e tinte ed ogni tela presenta due dei quattro elementi e due grandi continenti, i continenti geografici, circondati da oceani:
Eurafrasia, America, Oceania, Antartide.
Eurafrasia, America (vecchio e nuovo continente) FUOCO-TERRA
Oceania, Antartide (nuovissimo continente) ACQUA-ARIA
Eurafrasia è un puledro dal manto pezzato, disegnato su linea frammentata che galoppa verso la silhouette del nuovo mondo, l’ America. Un inno al cavallo che con l’uomo ha disegnato le mappe e percorso la storia del vecchio e del nuovo mondo. Oceania è una sirena colorata, il richiamo affascinante del futuro, fatto di acqua, e di nuovo spazio. L’opera è un’installazione che comprende: il dittico ed un book progettuale con scritti e disegni preparatori del progetto e delle piante usate per la realizzazione delle tele.
MATERIALI -TECNICA: tele di lino, cotone, seta, nylon, colori naturali estratti da piante, filo di lana, inserti di piante, ricamo.