Il progetto si concentra sul recupero e riuso dell’edificio ormai in disuso che fu la scuola elementare del paese e divenire il museo radici, un luogo espositivo, di coworking e di relazione sociale. con biennale urbana, abbiamo partecipato e vinto il bando pubblico « creative living lab » terza edizione.
CORSIE PREFRENZIALI – mappa (20×15 mt) dei sentieri del comune di lavarone realizzati nell area antistante il museo radici realizzati di colore giallo, segnaletica orizzontale per indicare le corsie preferenziali, quelle relazionali, quelle fatte di passi e respiri.
FERRI – video (11 min) interviste realizzate durante il recupero di attrezzi di metallo in disuso ed il racconto di quella che era la loro funzione. come sculture contemporanee ognuno di loro aveva una funzione precisa legata al braccio che lo avrebbe adoperato e al luogo. da ogni racconto sono scaturite delle geopoesie. con gli attrezzi metallici e arrugginiti recuperati ho potuto estrarre ossido di ferro necessario per la mordenzatura dei tessuti. le tende della vecchia scuola sono diventate le tele da mordenzare con quell’ossido con i racconti e saperi che ne hanno narrato la loro funzione.
GEOSCRITTURA DELL’ALTOPIANO – installazione
ALL INTERNO DEL MUSEO RADICI LE TENDE MORDENZATE CON I FERRI DEI PROTAGONISTI DELLE VIDEOINTERVISTE, STAMPATE CON PIANTE RICCHE DI TANNINO RACCOLTE NEL TERRITORIO DURANTE IL WORKSHOP CON PERSONE LOCALI, UNA GUIDA BOTANICA E 15 STUDENTI DELLA UNIVERSITY OF ILLINOIS (USA) IMPEGNATI A LAVARONE IN UN PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DEL TERRITORIO.
IN UNA VECCHIA STALLA DI PIETRA O TEZA, RECUPERATA PER LA DIVULGAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO (TRE TELE DI SETA STAMPATE CON MATERIALI NATURALI DEL LUOGO ) “I Veli di Vaia” 1, 2, 3
L’opera ècomposta da 3 tele in seta di dimensione 1,2 m x 6 m ed èinstallata nella Teza del Drago, piccolo edificio in pietra collocato lungo il Sentiero del Drago Vaia che prende il nome dall’ omonima scultura di Marco Martalar. Il Museo Radici e il Sentiero del Drago Vaia fanno parte del progetto LavaroneGreenLand sulla tutela ambientale e lo sviluppo sostenibile della comunitàmontana.
La Teza èuna vecchia stalla d’alpeggio abbandonata da decenni che èstata data in concessione all’associazione culturale l’Avez del Prinzep, ideatrice e promotrice del progetto LavaroneGreenLand. L’artista Federica Tavian Ferrighi èstata invitata a lavorare insieme a Biennale Urbana nel ripensare lo spazio e realizzare un’istallazione site specific.
Con il coinvolgimento della comunitàlocale e di un gruppo di studenti dell’Illinois si èattivato un laboratorio per la trasformazione dell’edificio e l’istallazione delle tele. Il tavolato del solaio al primo piano della Teza èstato rimosso per favorire l’entrata della luce e dilatare lo spazio, successivamente le tele sono state installate a caduta dal soffitto. Colori e dinamismo creano una nuova vibrazione all’interno della Teza che ora appare come uno scrigno delle meraviglie.
Opere realizzate all’interno del progetto Altopiano-Community Hub vincitore del bando pubblico Creative Living Lab – 3ª edizione – promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura con il patrocinio di Comune di Lavarone a cura di Biennale Urbana.
Altopiano-CommunityHub con Creative Living Lab Lavarone TN Italia 2022
Materiale
Progetto realizzato con piante, tele e realizzazione video.